Investire in Yemen

Il Ministro del Petrolio e dei Minerali, Ahmed Abdullah, ha annunciato che il 9 compagnie petrolifere internazionali hanno i requisiti necessari a partecipare all’assegnazione dei 5 settori messi a disposizione recentemente dal Ministero per invogliare aziende straniere a investire nel settore petrolifero in Yemen.
Il Ministro del Petrolio e dei Minerali in un comunicato rilasciato all’agenzia di stampa (SABA) ha annunciato oggi che il Comitato di Negoziazione ha portato a termine lo studio e l’analisi di tutti i documenti presentati dalle  23 società petrolifere internazionali in competizione per le 5 occasioni aperte.
Il Ministro ha sottolineato che i cinque settori interessati sono Aryam Shabwa (settore 6), Mukalla in Hadramout (settore 15) la valle dell’Hadramout (settore 84), Nord Uqlah nel  governatorato di Shabwa (settore 85) e Joule Hadramout (settore 102).

Le aziende che risultano possedere le caratteristiche richieste sono: l’americana Hunt, la società irlandese Circle Oil Plc, la società del Kuwait Kufpec, la brasiliana Petra, Heritage Oil dal Regno Unito, Oil Fields Limited del Pakistan, la norvegese DNO International, la turca GYP e Geopetrol con base a Panama.
L’elevato numero di aziende internazionali interessate ad investire in Yemen conferma il successo del Ministero del Petrolio e dei Minerali nella sua politica di attrazione di investimenti esteri per il settore petrolifero, che è uno dei settori più promettenti a sostegno dell’economia nazionale.

 

A cura dell’Ambasciata dello Yemen a Roma

Min. Terzi/Yemen

Dalla riunione internazionale ‘Amici dello Yemen’ svoltasi a Londra emerge un “forte sostegno al governo dello Yemen” per proseguire nel processo politico in corso, dove cruciale è “l’inclusività” e l’attenzione ad evitare che tentativi di interferenze possano ”frenare” questo processo. Lo ha riferito il ministro Giulio Terzi a conclusione dell’incontro cui ha preso parte nella capitale britannica.

L’appuntamento londinese è stato l’occasione per ribadire il già forte sostegno internazionale a Sana’a affinché prosegua su questa strada anche in vista delle prossime elezioni, presidenziali e legislative. E “tutti”, ha detto il ministro, hanno convenuto che in questo percorso l’inclusività è cruciale, mentre bisogna “evitare quei tentativi di interferenza che possano frenare questo processo”.

Lo Yemen è su una strada importante di “riconciliazione nazionale”, ha detto ancora il ministro, sottolineando quanto sia decisivo da parte della comunità sostenere lo sviluppo nel Paese che “sta cercando di uscire da una condizione di povertà estrema”. Un impegno rinnovato oggi a Londra, che è legato a doppio filo al tema della sicurezza.

Il contributo dell’Italia in questo senso resta centrale: il titolare della Farnesina ha infatti ricordato come proprio in questo l’Italia abbia investito in tre anni 85 milioni di euro, di cui 45 dallo scorso settembre e per 20 milioni dei quali è stato già concordato un utilizzo sul fronte della sicurezza marittima. E proprio la riunione di oggi, la quinta di questo formato, è il risultato di “una iniziativa partita dall’Italia tre anni fa”, ha ricordato Terzi, ribadendo che la situazione nello Yemen ha una rilevanza altissima “per la sicurezza della regione – un’ampia area che va dal Golfo, al Corno d’Africa, a Suez – ma anche per la sicurezza globale”.

 

fonte: http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/ArchivioNotizie/

Approfondimenti/2013/03/20130307_Amici_Yemen_riunione_Londra.htm?LANG=IT

A cura dell’Ambasciata dello Yemen a Roma.

Friends of Yemen

Il 5 marzo a Londra è iniziata la quinta riunione ministeriale del Gruppo Friends of  Yemen, con la partecipazione dei Ministri degli Esteri e dei capi di delegazioni di 30 Paesi appartenenti al gruppo oltre a un gran numero di organizzazioni arabe, regionali e internazionali, del segretario generale del Consiglio di Cooperazione del Golfo Abdullatif Al-Zayani, del segretario generale della Lega araba Nabil Elaraby, del Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite per gli Affari Politici Ambasciatore Jeffrey Feltman, del Consigliere Speciale del Segretario Generale dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per lo Yemen Jamal Benomar e dell’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza dell’Unione Europea, Catherine Ashton.

La riunione è presieduta dal capo delegazione dello Yemen, il ministro degli Esteri Dr. Abu Bakr al-Qirbi, dal Ministro degli Esteri britannico William Hague e dal Ministro di Stato per gli Affari Esteri di Arabia Saudita Dr. Nizar bin Obaid Madani.

La riunione è incentrata su quattro temi tra cui l’avvio della conferenza per il dialogo nazionale previsto per il 18 marzo,  la preparazione delle elezioni in programma nel mese di febbraio 2014, la valutazione della situazione economica, della sicurezza e della giustizia.

Il Gruppo Friends of Yemen si è formato nel gennaio 2010 a Londra, nel corso di una riunione a livello ministeriale. Dalla fondazione, il gruppo ha tenuto quattro riunioni ministeriali. Il primo era a Londra il 24 gennaio 2010, seguita da una riunione tenutasi a New York, Stati Uniti d’America, il 24 settembre dello stesso anno. Gli incontri terzo e il quarto nel 2012 a Riyadh, Arabia Saudita, (23 maggio) e New York (27 settembre).

Il gruppo è composto da 39 paesi da organizzazioni regionali e internazionali.

 

A cura dell’Ambasciata dello Yemen a Roma

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